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F1 | GP Messico 2021: analisi qualifiche

Mercedes in prima fila, poi le Red Bull. Gommatura pista fattore chiave delle prestazioni della W12. Ricciardo settimo tra le Ferrari. AlphaTauri in top ten

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Valtteri Bottas ha ottenuto la pole position al termine delle qualifiche che si sono svolte nella tarda serata italiana presso l'Autodromo Hermanos Rodríguez di Città del Messico, sede del diciottesimo appuntamento iridato dell'annata in corso. Per il finnico ha fermato il cronometro sull'1:15.872 e firmando la sua seconda pole stagionale, la diciannovesima in carriera. L'esito finale delle qualifiche, le Mercedes davanti alle Red Bull, è stato l'opposto di quanto si era visto nell'arco delle prove libere. Da dove è arrivata questa sorprendente prestazione da parte del costruttore tedesco che ha monopolizzato la prima fila con Bottas primo davanti a Hamilton? Il fattore chiave è stata l'evoluzione della pista nell'arco delle sessioni. Col passare delle tornate, il tracciato si è gommato sempre più di più. Evolvendosi e diventando più veloce con tempi sempre più bassi, l'aderenza è migliorata di pari passo con la gommatura e conseguente il grip è aumentato. Quando la pista era sporca, la W12 era più lenta della RB16B di qualche decimo. In questa circostanza, la vettura che si trova in una situazione di svantaggio ha più margine di miglioramento rispetto alla vettura in vantaggio quando la pista si gomma sempre di più, in quanto avendo più aderenza riesce a diminuire il delta prestazionale avvicinandosi sempre di più alle performance della vettura più veloce. Questo è stato il fattore chiave che ha consentito alla Mercedes di essere alla fine più veloce della Red Bull. Oltre a questo, va evidenziato il grande lavoro svolto dao tecnici nella terza sessione di prove libere, nella quale hanno lavorato sulle altezze da terra, geometrie, angolo d'incidenza dell'alettone anteriore e sistemi sospensivi per cercare la quadratura del cerchio nell'estrarre il massimo potenziale dalla W12. Infatti, nei settori nei quali ieri Bottas e Hamilton hanno sofferto ieri, quello centrale e quello finale, i due hanno ottenuto i riscontri cronometrici migliori della sessione, tutto all'opposto delle prove libere nelle quali hanno accusato distacchi non indifferente in queste due sezioni del tracciato. Il tratto centrale della pista messicana esalta il carico aerodinamico nei rapidi cambi direzione e la velocità di percorrenza nelle curve medio-veloci. Il terzo settore, invece, richiede grip meccanico, stabilità al retrotreno, e precisione di inserimento all'avantreno. Lavoro meticoloso svolto alla perfezione dai campioni del mondo carica, che alla fine sono stati ripagati con una prima fila insperata sino a qualche ora fa. Va sottolineato il fatto che le monoposto tedesche siano state le più veloci sia con le gomme soft, sia con le gomme medie, dato che Lewis era stato il più rapido nella seconda qualifica con quella tipologia di pneumatico. In virtù della progressione tecnica e cronometrica del costruttore di Stoccarda, la Red Bull non ha avuto lo stesso miglioramento e si è dovuta accontentare della seconda fila con Verstappen terzo davanti a Perez. Quello sorprende non è la classica, ma il distacco accusato dalle RB16B dal crono pole di Bottas: l'olandese ha concluso a 350 millesimi, il messicano a 419 millesimi. Resta il fatto che le caratteristiche tecniche del tracciato favoriscono più le caratteristiche tecniche della monoposto di Milton Keynes, conseguentemente il risultato finale è amaro. In ottica gara, l'attuale leader del mondiale scatterà dal lato pulito della pista e il ritmo mostrato dalla vettura anglo-austriaca nella simulazione passo gara fa ben sperare il team guidato da Horner. Apre la terza fila Gasly, straordinario quinto con l'AlphaTauri. Il transalpino ha chiuso a pochi centesimi dalla quarta posizione di Checo, sfruttando al massimo sia il potenziale della AT02 sia la scia offertagli dal compagno di box Tsunoda. La monoposto della Scuderia di Faenza è dotata di un'ottima efficienza aerodinamica, conseguentemente ha una bassa resistenza aerodinamica all'avanzamento, fattore chiave per le velocità massime sui rettilinei, e allo stesso tempo genera carico aerodinamico dal corpo vettura per essere performante nella velocità di percorrenza nelle diverse tipologie di curve, dalle più lente a quelle in appoggio. Il francese ha ottimizzato l'ottimo lavoro di scuderia per prendere la scia del compagno di squadra sul lungo rettilineo da oltre un chilometro di lunghezza. Infatti, il debuttante nipponico scatterà dal fondo dello schieramento per la sostituzione della Power Unit, il che è un peccato dato che è stato veloce per l'arco di tutto il fine settimana. La prima delle Ferrari è quella di Sainz, sesto. Lo spagnolo ha trovato il giro perfetto nel momento decisivo, riuscendo a chiudere davanti alla McLaren di Ricciardo e al compagno di squadra Leclerc
Vettel è stato il primo degli esclusi nel Q2 con l'undicesimo crono. Il tetra campione del mondo ha mancato l'accesso al Q3 per l'ottavo appuntamento consecutivo. Nelle ultime gare, solo una volta la AMR21 si è classificata i primi dieci con Stroll in Turchia. Questo a testimonianza di quanto la monoposto non sia stata sviluppata nella giusta direzione dal punto di vista degli aggiornamenti introdotti nell'arco dell'annata in corso. Infatti anche l'obbiettivo della quinta posizione nel mondiale costruttori è ormai svanito. Dodicesimo Raikkonen, il finnico dell'Alfa Romeo ha preceduto Russell, tredicesimo, e la vettura gemella di Giovinazzi, quattordicesimo. L'italiano è andato in testacoda alla frenata della curva 12 impattando leggermente le barriere esterne e venificando l'ultimo tentativo a disposizione. 
Prima sessione delle qualifiche che è stata più lunga del previsto a causa dell'incidente di Stroll che ha causato l'esposizione della bandiera rossa e la conseguente interruzione momentanea del turno. Il canadese dell'Aston Martin ha perso nella fase di accelerazione la vettura andando sullo sporco fuori traiettoria e impattando le barriere esterne. Alla ripresa della sessione dopo oltre venti minuti, gli ultimi dieci minuti sono stati molto movimentati con la pista che è migliorata costantemente grazie a una maggiore gommatura. Al calare della bandiera a scacchi, Alonso è stato, quasi a sorpresa, il primo degli esclusi. Lo spagnolo dell'Alpine ha preceduto Latifi, diciassettesimo, e la Haas di Schumacher e Mazepin, rispettivamente 18° e 19°.

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